Il collegio elettorale di Francavilla di Sicilia è stato un collegio elettorale uninominale del Regno d'Italia per l'elezione della Camera dei deputati.
Storia
Il collegio uninominale venne istituito, insieme ad altri 442, tramite regio decreto 17 dicembre 1860, n. 4513.
Fu soppresso nel 1882 in seguito alla riforma che stabilì complessivamente 135 collegi elettorali.
Venne poi ricostituito come collegio uninominale tramite regio decreto 14 giugno 1891, n. 280, in seguito alla riforma che stabilì complessivamente 508 collegi elettorali.
Fu soppresso nel 1919 in seguito alla riforma che definì 54 collegi elettorali.
Dati elettorali
Nel collegio si svolsero elezioni per quattordici legislature.
VIII legislatura
Le votazioni si svolsero in 443 collegi uninominali a doppio turno. Come previsto dalla legge elettorale del 17 dicembre 1860, era eletto al primo turno il candidato che «riunisce in suo favore più del terzo dei voti del total numero dei membri componenti il collegio e più della metà dei suffragi dati dai votanti presenti all'adunanza» (art. 91). Se nessun candidato era eletto, al ballottaggio tra i due candidati con più voti era eletto chi otteneva il maggior numero di voti (art. 92) o, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 93).
Fu annullata l'elezione il 23 marzo 1861 per ragioni d'impiego dell'eletto. Fu indetta un'elezione suppletiva per il 21 aprile 1861.
Il ballottaggio non poté aver luogo, secondo il decreto di convocazione, il 28 aprile perché l'assemblea dei presidenti non si era ancora adunata in quel giorno. Fu dapprima fissato per il 29 giugno ma poi, non essendo seguita la votazione, per il 20 luglio. L'elezione fu annullata il 30 gennaio 1862 per irregolarità avvenute nello spoglio dei voti e per la mancata proclamazione di ballottaggio. L'elezione inoltre si sarebbe dovuta ugualmente dichiarare nulla essendo completo il numero dei deputati professori. Il ballottaggio non potè aver luogo, secondo il decreto di convocazione, il 28 aprile perché l'assemblea dei presidenti non si era ancora adunata in quel giorno. Fu dapprima fissato per il 29 giugno; poi, non essendo seguita la votazione, per il 20 luglio. L'elezione fu annullata il 30 gennaio 1862 per irregolarità avvenute nello spoglio dei voti e per mancata proclamazione di ballottaggio. L'elezione inoltre sarebbesi dovuta ugualmente dichiarare nulla essendo completo il numero dei deputati professori. Fu indetta un'ulteriore suppletiva per il 9 marzo 1862
Questa elezione non ebbe la proclamazione. Fu annullata l'elezione il 12 aprile 1862. Nessun candidato ottenne il numero di voti necessari per essere proclamato deputato e non si poté procedere in tempo utile alla votazione di ballottaggio. Fu deliberata dalla Camera anche un'inchiesta governativa sulle cause che impedirono al collegio di compiere legalmente le sue operazioni. Fu indetta un'elezione suppletiva per il 4 maggio 1862.
IX legislatura
Le votazioni si svolsero in 493 collegi uninominali a doppio turno con la stessa normativa precedente (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).
Il deputato Bertolami optò il 2 dicembre 1865 per il collegio di Patti e fu indetta un'elezione suppletiva per il 31 dicembre 1865.
X legislatura.
Le votazioni si svolsero in 493 collegi uninominali a doppio turno con la stessa normativa precedente (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).
XI legislatura
Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1860 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).
La Camera deliberò l'effettuazione di un'inchiesta giudiziaria il 24 gennaio 1871 per le pressioni e le minacce denunziate da alcune proteste. Dall'inchiesta risultarono escluse le minacce e le violenze e l'elezione fu convalidata il 26 aprile 1871.
XII legislatura
Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1860 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).
XIII legislatura
Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1860 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).
Nella tornata del 14 maggio 1877 la Camera deliberò un'inchiesta giudiziaria sull'elezione, che, riferita alla Camera il 13 dicembre 1877, fu annullata per irregolarità avvenute nelle operazioni elettorali. Fu indetta un'elezione suppletiva per il 13 gennaio 1878.
XIV legislatura
Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1860 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).
Fu approvata l'elezione il 12 luglio 1880, ma fu deliberato l'invio degli atti all'autorità giudiziaria per indagini da farsi circa l'accusa di sostituzione di schede.
XVIII legislatura
Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno. Come previsto dalla legge elettorale politica del 28 giugno 1892, era eletto al primo turno il candidato che «ha ottenuto un numero di voti maggiore del sesto del numero totale degli elettori iscritti nella lista del collegio e più della metà dei suffragi dati dai votanti» escludendo le schede nulle (art. 74). Se nessun candidato era eletto, al ballottaggio tra i due candidati con più voti (art. 75) era eletto chi otteneva il maggior numero di voti oppure, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 77).
XIX legislatura
Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1892 (al primo turno un numero di voti maggiore di un sesto degli iscritti al voto).
XX legislatura
Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1892 (al primo turno un numero di voti maggiore di un sesto degli iscritti al voto).
XXI legislatura
Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1892 (al primo turno un numero di voti maggiore di un sesto degli iscritti al voto).
XXII legislatura
Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1892 (al primo turno un numero di voti maggiore di un sesto degli iscritti al voto).
XXIII legislatura
Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1892 (al primo turno un numero di voti maggiore di un sesto degli iscritti al voto).
XXIV legislatura
Le votazioni si svolsero negli stessi 508 collegi uninominali già esistenti ma, come previsto dal regio decreto del 26 giugno 1913, era eletto al primo turno il candidato che «ha ottenuto un numero di voti maggiore del decimo del numero totale degli elettori del collegio e più della metà dei suffragi dati dai votanti» escludendo le schede nulle (art. 91). Se nessun candidato era eletto, al ballottaggio tra i due candidati con più voti (art. 92) era eletto chi otteneva il maggior numero di voti oppure, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 93).
Note
Bibliografia
- Orazio Focardi, Statistica elettorale - elezioni generali del 1874, in Archivio di Statistica, n. 1, 1876, pp. 69-78.
- Orazio Focardi, I partiti politici alle elezioni generali del 1880, in Archivio di Statistica, n. 5, 1880, pp. 393-449.
- Orazio Focardi, I partiti politici alle elezioni generali del 1895, in Giornale degli economisti, 1895, pp. 133-180.
- Collegio di Francavilla di Sicilia, in Storia dei collegi elettorali 1848-1897, Roma, 1898, p. 281.
- Statistica delle elezioni generali politiche 1900, Roma, 1900, p. 49.
- Statistica delle elezioni generali politiche 1904, Roma, 1904.
- Statistica delle elezioni generali politiche 1909, Roma, 1909.
- Statistica delle elezioni generali politiche 1913, Roma, 1914.
- Compendio delle statistiche elettorali italiane dal 1848 al 1934, Roma, 1946.
- Piergiorgio Corbetta e Maria Serena Piretti (a cura di), Atlante storico-elettorale d'Italia 1861-2008, 2009.
Voci correlate
- Collegi elettorali del Regno d'Italia




